Esito a lungo termine dopo aggiunta di trombolisi diretta con catetere versus trattamento standard per trombosi venosa profonda ileo-femorale
Il trattamento anticoagulante convenzionale per la trombosi venosa profonda acuta previene in modo efficace l’estensione e la ricorrenza del trombo, ma non dissolve il coagulo e molti pazienti sviluppano sindrome post-trombotica.
Uno studio ha valutato se il trattamento aggiuntivo con trombolisi diretta con catetere utilizzando Alteplase ( Actilyse ) sia in grado di ridurre lo sviluppo di sindrome post-trombotica.
Le persone che hanno preso parte allo studio in aperto, randomizzato e controllato sono state reclutate in 20 ospedali nella regione sanitaria sud-est della Norvegia.
Pazienti di età compresa tra 18 e 75 anni con una prima trombosi venosa profonda ileofemorale sono stati inclusi entro 21 giorni dall’insorgenza dei sintomi, e sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a trattamento convenzionale o all’aggiunta di trombolisi diretta con catetere.
Sono stati valutati 2 endpoint co-primari: frequenza della sindrome post-trombotica in base al punteggio Villalta a 24 mesi e la pervietà ileo-femorale dopo 6 mesi.
Le analisi sono state condotte per intention to treat.
In totale, 209 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale ai gruppi di trattamento ( 108 gruppo controllo, 101 gruppo trombolisi diretta con catetere ).
Al completamento dei 24 mesi di follow-up, i dati per lo status clinico sono risultati disponibili per 189 pazienti ( 90%; 99 gruppo controllo, 90 gruppo trombolisi diretta con catetere ).
A 24 mesi, 37 ( 41.1% ) pazienti del gruppo trombolisi diretta con catetere si sono presentati con sindrome post-trombotica versus 55 ( 55.6% ) nel gruppo controllo ( p=0.047 ).
La differenza nella sindrome post-trombotica corrisponde a una riduzione del rischio assoluto del 14.4% e il number needed to treat ( NNT ) è stato di 7.
La pervietà ileo-femorale dopo 6 mesi è stata riportata in 58 pazienti ( 65.9% ) nel gruppo trombolisi diretta con catetere versus 45 ( 47.4% ) nel gruppo controllo ( p=0.012 ).
In totale, 20 complicanze emorragiche sono risultate correlate a trombolisi diretta con catetere, tra cui 3 sanguinamenti maggiori e 5 clinicamente rilevanti.
In conclusione, l’aggiunta di trombolisi diretta con catetere dovrebbe essere presa in considerazione nei pazienti con una trombosi venosa profonda prossimale e basso rischio di sanguinamento. ( Xagena2012 )
Enden T et al, Lancet 2012; 379: 31-38
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